USB con le associazioni dei lavoratori migranti incontrano la prefettura di Roma: chiediamo il rispetto dei diritti

Roma -

Giovedì 18 una rappresentanza del sindacato USB è stata presente alla Prefettura di Roma affianco alle comunità migranti di Roma, le quali hanno organizzato un presidio per protestare contro gli assurdi ritardi del Ministero dell’Interno per la sanatoria stranieri del 2020.
Una situazione vergognosa che vede migliaia di lavoratori e lavoratrici straniere ancora in attesa di definizione della pratica e dunque ancora in attesa di un permesso di soggiorno.
Migliaia di vite sospese, migliaia di diritti negati, con persone tollerate sul territorio ma che dopo 4 anni ancora non hanno diritto ad un acceso pieno al sistema sanitario, ad una residenza, ad un conto in banca, a potersi spostare fuori dal Paese e tanti altri diritti.
In questi anni la lavorazione delle pratiche è andata estremamente a rilento e su circa 17.000 richieste presentate a Roma sono ancora circa 6.000 quelle da concludere.
Il personale assunto per la lavorazione delle pratiche inerenti i cittadini stranieri è stato assunto a periodi alterni, è stato lasciato a casa per oltre un anno, ed è stato riassunto nelle ultime settimane con un contratto semestrale, che non vede la certezza di un rinnovo a lungo termine.
Le comunità straniere ed il nostro sindacato hanno deciso di dire basta a questa situazione!
Accompagnate da decine di lavoratori stranieri si sono recati alle porte della Prefettura di via Stendhal a Roma per fare sentire la voce di chi subisce un trattamento da cittadino di serie B.
Si tratta per la maggior parte di lavoratrici domestiche che sostengono le famiglie italiane nei bisogni di assistenza anziani, persone fondamentali a cui oltre ad un trattamento economico inadeguato spesso non viene riconosciuto un permesso di soggiorno a cui avrebbero diritto.
Questo governo, come quello precedente, non ha fatto abbastanza per risolvere questa situazione ed è quello che abbiamo ribadito nell’incontro che abbiamo ottenuto con il Viceprefetto aggiunto della Prefettura di Roma.
 A tale incontro, insieme ai rappresentanti delle comunità migranti, abbiamo portato delle richieste chiare: convocare subito i lavoratori che ancora devono vedere la propria pratica definita, semplificare le procedure che avvengono agli sportelli della Prefettura e la stabilizzazione del personale assunto a tempo indeterminato per rispondere alle esigenze dei lavoratori stranieri presenti sul territorio per le diverse pratiche che li riguardano (ricongiungimento familiare, decreto flussi..).
Il viceprefetto ha promesso che ci saranno miglioramenti concreti, monitoreremo la situazione e siamo pronti a mobilitarci nuovamente qualora la situazione non dovesse cambiare nella sostanza.


USB Migranti