Al via la vertenza dei lavoratori stagionali della Versilia. Oggi incontro tra USB/ Federazione del Sociale e associazioni di categoria. Fuori il lavoro nero dagli stabilimenti.

Massa -

Questa mattina, nella Sala Comunale Villa Cuturi di Marina di Massa, si è svolto il primo incontro tra una delegazione di lavoratori stagionali degli stabilimenti balneari della Versilia, insieme ai rappresentanti del sindacato USB, e le associazioni di categoria del settore balneario.

Incontro ottenuto grazie all’intervento del nostro sindacato per affrontare finalmente le diverse problematiche dei “lavoratori del mare. Un settore che impiega, ogni stagione, circa 1000 lavoratori nella sola riviera Massese.

Al centro della discussione il rispetto del contratto nazionale e delle normative generali in merito, ad esempio, al giorno di riposo obbligatorio e al periodo di stacco tra un turno di lavoro e l’altro, ma soprattutto il tema centrale del lavoro nero e del cosiddetto lavoro “grigio”. La tendenza diffusa ad assumere lavoratori con contratti che prevedono meno ore di lavoro rispetto a quelle effettivamente svolte. Un aspetto assolutamente importante non solo dal punto di vista legale. Il lavoratore stagionale, in questo modo, percepisce un sussidio di disoccupazione ridotto rispetto a quello che effettivamente dovrebbe ricevere.

L’incontro di oggi è l’inizio di un percorso vertenziale che ha visto i lavoratori e le lavoratrici stagionali della Versilia organizzarsi attraverso mobilitazioni e lavoro di inchiesta e denuncia. Il confronto con le organizzazioni di categoria andrà avanti nelle prossime settimane. Obiettivo della Federazione del Sociale-USB è quello di eliminare una volta per tutte le situazioni di illegalità diffusa nel settore del turismo e ridare dignità a lavoratori e lavoratrici per troppo tempo sfruttati e sottopagati anche attraverso la minaccia della mancata riconferma del posto di lavoro nella stagione successiva. Una condizione, quella della Versilia, non diversa da quella di tante altre riviere della penisola, dove il lavoro stagionale prevalentemente giovanile, viene sfruttato senza alcun rispetto dei contratti e della dignità dei lavoratori.